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La Fondazione

La Fondazione

Nel 1995 Enrica Canneti, per onorare la straordinaria figura del padre, decise di istituire la Fondazione “Costantino Canneti”, che si propone iniziative di alto valore sociale. La Fondazione sostiene istituzioni e opere meritevoli sul territorio mantovano e ogni anno assegna alcuni premi. Enrica, nubile e senza figli, devolse alla Fondazione il proprio patrimonio in ossequio al desiderio della propria madre Rosa Chizzoni e della propria sorella, Maria Canneti, per onorare la straordinaria figura del Padre Costantino Canneti che, come scrive Enrica “nella cornice storica del suo tempo riempi le cronache di Mantova della sua presenza e della sua assidua e fattiva partecipazione, sia come pubblico Amministratore, sia, nella professione, in qualità di Segretario Capo di Corte di Cassazione". La Fondazione ha il compito di utilizzare le rendite del patrimonio lasciato dalla figlia Enrica per premi ed elargizioni che ne ricordino la figura e i molteplici interessi.

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Costantino Canneti

Costantino Canneti

Costantino Canneti nacque a S. Martino dell’Argine (Mantova) l’11 aprile 1870, fu figlio di un eminente personaggio del nostro Risorgimento, Enrico, benemerito della Patria per aver combattuto a Brescia durante le Cinque giornate del 1849. Costantino, completati gli studi tecnici a Brescia, vinse per “meriti eccezionali” un concorso giudiziario che lo portò, non ancora diciottenne, a prendere servizio presso la Procura di Mantova, dove rimase per quarantaquattro anni, rifiutando ogni trasferimento, nonostante avesse raggiunto il grado di segretario capo di Corte di Cassazione. Personalità di spicco e protagonista di molteplici vicende umane e sociali della Mantova tra fine del secolo XIX e la prima metà del XX, rivestì ruoli di primaria importanza nell’ambito pubblico mantovano. Dal 1897 fu membro dell’Accademia Virgiliana, della quale fu per anni segretario; collaboratore di vari giornali e riviste, nonché redattore artistico della Gazzetta di Mantova. 

Costantino Canneti

Nel 1912 fu nominato dallo Stato Commissario Prefettizio per i restauri della Basilica di S. Andrea; soprattutto per l’opera disinteressata ed illuminata, che egli prestò in questo ambito, gli fu conferita la nomina a Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia (1915). Fu nel Comitato dei sindaci della Banca Agricola Mantovana, consigliere dei comuni di Mantova e di Curtatone, vice presidente della Società Dante Alighieri, consigliere della Croce Rossa, presidente del Consiglio Ospedaliero di Mantova. Nel 1925, infine, quasi a sancire il valore del suo decennale operato, fu nominato Grand’Ufficiale della Corona d’Italia. Morì a Mantova nel 1959, lasciando sue eredi morali la moglie Rosa Chizzoni e le figlie Maria ed Enrica. 

Nel 1971 il Consiglio Comunale di Mantova, su richiesta di popolo, deliberò l'intitolazione al “Cittadino Benemerito” Costantino Canneti di un viale cittadino. La motivazione della deliberazione consiliare così recita "Costantino Canneti ha rappresentato un momento della storia mantovana, un certo modo di vivere, la prevalenza del bene pubblico su quello privato"

Enrica Canneti

Figlia di Costantino Canneti, la nobildonna Enrica Canneti, già Presidente e Medaglia D'Oro dell'Associazione Famiglie Emigrati (A.M.F.E.) e già Vice-Presidente, Medaglia d'Oro, dell'Associazione "Dante Alighieri", fu l’istitutrice della Fondazione.

Enrica Canneti
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